Raccolta di segnalazioni per il rischio idrogeologico- 16-02-02 - Legambiente V.T.

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

LEGAMBIENTE LANCIA UN APPELLO AI CITTADINI PER RACCOGLIERE LE

SEGNALAZIONI SUI CASI A RISCHIO DI DISSESTO IDROGEOLOGICO A TELESE TERME

Telese Terme, 15 febbraio 2002

 

 

"Nei giorni scorsi - dichiara Grazia Fasano, responsabile di Legambiente Valle Telesina - abbiamo inviato richiesta di intervento al Prefetto Ciro Lo Mastro, al Segretario dell'Autorità di Bacino Liri-Volturno-garigliano Giuliano Cannata, al Presidente dell'Amministrazione Provinciale Carmine Nardone, all'Assessore all'Ambiente e alla Difesa del Suolo della Regione Campania Federico Simoncelli ed al Commissario Straordinario per il Dissesto Idrogeologico Antonio Bassolino per uno studio approfondito sulla circolazione delle acque superficiali e sotterranee a Telese Terme, auspicando anche un intervento di questi Enti per la sospensione di tutta l'attività edilizia e di tutte le concessioni edilizie rilasciate, nelle more della effettuazione di tale studio da parte degli Enti competenti. "

 

In casi analoghi in altre città è stato dato uno stop all'edilizia durante lo studio del sottosuolo. A Telese, a qualche centinaio di metri dalla voragine stanno continuando" alacremente i lavori di fondazioni di un edificio da cui viene estratta acqua continuamente, perché è stato superato il livello della falda. Attendiamo un atto di responsabilità da parte dell'Amministrazione Comunale in questo senso.

 

Ad onor del vero, ci preme dire che presso L 'Amministrazione Provinciale di Benevento non risulta agli atti nessuna richiesta di fondi o altro da parte del Comune di Telese Terme, e non si capisce nemmeno su quali basi il Comune poteva chiedere un intervento del genere. L' Amministrazione Provinciale è rimasta al sopralluogo di sabato pomeriggio da parte del Presidente Carmine Nardone, con presa visione dei fatti.

 

Il fosso che raccoglieva e raccoglie le acque della sorgente "Fontana Occola" non risulta nell'elenco dei canali concessi in gestione al Consorzio di Bonifica della Valle Telesina nel 1957 dal Genio Civile. Il Consorzio, cioè, non aveva la manutenzione del fosso e quindi la presunta responsabilità della sua ostruzione, come sembrerebbe dalle ultime dichiarazioni del Sindaco di Telese Terme.

 

Da una planimetria catastale del 1939 risulta la presenza di altri due fossi, nell'area della voragine di via Udine, di cui il primo collegava la sorgente "Occola" al "laghetto Tre Colori", anch'esso alimentato da sorgenti ed in parte coperto, ed il secondo che correva quasi parallelo al fiume Grassano, per poi confluire nel fosso ostruito dei giorni scorsi. E lungo questo secondo fosso, da sopralluoghi effettuati negli anni scorsi dal Consorzio di Bonifica, erano presenti delle sorgenti, il che si rilevava dalla presenza in esso di acqua anche nel periodo estivo. Oggi questo fosso è praticamente scomparso.

 

Per quanto riguarda la manutenzione di fossi e canali per il futuro, vista la condizione del Consorzio quale Ente in liquidazione, attendiamo le disposizioni per le nuove competenze.

 

"Rivolgiamo un appello ai cittadini di Telese Terme affinché segnalino a Legambiente i casi di loro conoscenza a rischio di infiltrazioni di acqua sotto gli edifici e di cedimenti.

 

Ringraziamo tutti quei cittadini che in questi giorni ci hanno fornito informazioni utili per ristabilire una memoria storica sui luoghi. "